CELLOPHANE
(Identità nascoste)
La poesia "Io canto il corpo elettrico", del poeta Walt Whitman, mi ha ispirato nella visione che ho avuto per queste immagini. In particolare mi hanno colpito gli ultimi versi del primo canto.
“Canto il corpo elettrico, le schiere di quelli che amo mi abbracciano e io li abbraccio, non mi lasceranno sinché non andrà con loro, non risponderà loro, e li purificherà, li caricherà in pieno con il carico dell’anima.
E' mai stato chiesto se quelli che corrompono i propri corpi nascondono se stessi? E se quanti contaminano i viventi sono malvagi come quelli che contaminano i morti? E se il corpo non agisce pienamente come fa l’anima? E se il corpo non fosse l’anima, l’anima cosa sarebbe? “
In questo dubbio irrisolvibile di cosa è o non è Anima, Cellophane testimonia la mia ricerca dell’immaginario silenzioso che è dentro l’essere umano, frutto della sorgente misteriosa che abita ogni anima. Ho cercato di dare forma a quelle identità nascoste che avverto come presenti nei luoghi che attraverso lungo i miei tragitti quotidiani, identità che a volte sento come stessero chiedendo udienza o, semplicemente, si pongono come compagni di viaggio, entità rassicuranti o inquiete o eretiche se non, addirittura, erranti.
[altre info per Cellophane nel mio profilo in Lensculture]
Carlo Traini